IL VIAGGIO DI ALESSANDRO - “Dai mercati della provincia di Firenze all’indipendenza economica a Praga” 🇮🇹 🇨🇿
Alessandro, nato e cresciuto nella provincia di Firenze, si è trasferito a Praga nel 2015, All'epoca aveva 25 anni. Oggi, Ale è sposato e padre di un bambino di 5 anni, Dante. La sua esperienza all'estero ha trasformato la sua vita in modi che non avrebbe mai immaginato. Trasferirsi all'estero è un'avventura ricca di sfide e opportunità, che a volte nasce grazie all’amore. In questa intervista, Ale condivide la sua esperienza di vita, lavoro e adattamento in Repubblica Ceca, offrendo preziosi consigli a chi sta pensando di fare lo stesso passo.
Perché hai scelto Praga?
Ho scelto Praga per amore. Ho lasciato la mia adorata Firenze spinto dai sentimenti per una ragazza slovacca, la mia prima vera cotta, che studiava a Praga.
Quali sono state le principali difficoltà che hai affrontato nei primi mesi dopo il trasferimento?
Le prime difficoltà che ho incontrato a Praga erano legate principalmente alla lingua. Non molte persone parlavano inglese e il ceco, essendo una lingua di origine slava, non ha alcuna somiglianza con le lingue di origine latina, il che rendeva difficile anche solo intuirne il significato.
Quali sono stati i tuoi primi lavori? Come li hai trovati e come sono state le tue esperienze iniziali nel mercato del lavoro ceco?
Il mio primo lavoro a Praga è stato in un ristorante italiano in centro, dove ero sfruttato al massimo per una paga irrisoria: facevo turni di 13-14 ore per pochi soldi. Mi occupavo di tutto: servivo ai tavoli, lavavo, lavoravo in cucina, ecc. Ho resistito poco a causa della bassa paga, quindi ho iniziato a lavorare come buttafuori in alcune discoteche del centro. Poco dopo, ho conosciuto una persona che è diventata uno dei miei amici più fidati e ho iniziato a lavorare con lui per una ditta di levabolli, riparando auto danneggiate dalla grandine in giro per l'Europa. Da cinque anni lavoro per una multinazionale americana, ExxonMobil, come EAME Initiatives Coordinator.
Come vivi e percepisci la cultura ceca da italiano?
Ormai comprendo la cultura locale come se fossi uno di loro. Mi sono integrato bene nella società, principalmente perché ho imparato la lingua. Purtroppo, molti dei miei connazionali che vivono qui sono restii a impararla, convinti che non sia necessario. Personalmente, penso che sia esattamente il contrario. Imparare la lingua del paese in cui vivi ti permette di capire meglio la loro cultura, i loro modi di fare e il motivo per cui possono sembrare più freddi rispetto a noi del sud Europa.
Cosa ti manca di più dell'Italia, sia a livello culturale che personale?
La cosa che mi manca di più dell'Italia è il mare e la freschezza della nostra frutta e verdura. A livello culturale, mi manca, anche se non sempre, la semplicità con cui viviamo nel nostro bel paese. A volte riusciamo a dire "Ma sì dai! Vediamo domani! Facciamo un'altra volta!" Qui, questo atteggiamento non esiste.
In che modo sono cambiate le tue relazioni con amici e familiari in Italia da quando ti sei trasferito?
Purtroppo, non mi sono mai sentito particolarmente vicino o legato alla mia famiglia, quindi il distacco è stato relativamente facile. Gli amici più stretti sono rimasti, anche se ora siamo tutti così impegnati con la nostra vita quotidiana che ci sentiamo raramente. Tuttavia, appena torno in Italia, troviamo sempre l'occasione per rivederci.
Com'è stata la tua esperienza da studente all'università di economia in Repubblica Ceca?
Ho ricominciato a studiare economia da un anno, principalmente per potermi garantire una posizione più senior in azienda. L'università è online, il che è molto comodo per gestire la famiglia.
Quali sono i tuoi obiettivi professionali e personali a lungo termine?
Sono sposato da sette anni (non con la ragazza slovacca per cui mi ero trasferito a Praga, ma con una donna del posto che ho conosciuto poco dopo la fine di quella relazione). Con mia moglie siamo riusciti ad acquistare tre appartamenti: uno lo abbiamo venduto per reinvestire il capitale in nuovi progetti, mentre gli altri due li affittiamo. Siamo genitori di un meraviglioso bambino di 5 anni e considero la mia famiglia il più grande risultato raggiunto nei 15 anni trascorsi da quando ho iniziato questo percorso di vita. Per quanto riguarda la situazione lavorativa, io e mia moglie lavoriamo entrambi nella stessa multinazionale, ExxonMobil, e abbiamo raggiunto posizioni di rilievo. Stiamo cercando costantemente di ottenere l'indipendenza finanziaria attraverso una diversificazione degli investimenti, per poterci godere più tempo insieme, che è la cosa più preziosa che abbiamo.
Che consigli daresti a chi sta pensando di trasferirsi all'estero, basandoti sulla tua esperienza?
Il consiglio più importante che posso dare a chi sta pensando di lasciare la nostra amata Italia è di non avere paura. Bisogna armarsi di coraggio e dei propri sogni da realizzare. Io sono partito con niente e oggi sono molto felice della persona che sono diventato e di ciò che ho raggiunto nel mio percorso. Noi italiani abbiamo un superpotere che pochi possiedono: sappiamo rimboccarci le maniche e sporcarci le mani quando necessario, e questa nostra versatilità è apprezzata in tutto il mondo.
Cosa diresti al te stesso di 15 anni fa che stava per prendere quel volo solo andata?
Al me stesso di 15 anni fa, direi: "Vai Ale, non ti voltare indietro, non hai nulla da perdere e tutto da guadagnare! Sii sempre te stesso e raggiungerai vette che non avresti mai immaginato. Non aver paura, sei un grande!
CONCLUSIONE
La storia di Ale è un potente esempio di come il coraggio e la determinazione possano trasformare le difficoltà in successi straordinari. Dal suo trasferimento a Praga, ha superato numerose sfide, costruito una carriera solida e ha tirato su famiglia. La sua esperienza dimostra che, con una mente aperta e un cuore risoluto, è possibile creare una vita appagante anche lontano da casa. Ale ci ispira a non temere il cambiamento, ma a vederlo come un'opportunità per crescere e realizzare i propri sogni. Il suo percorso è un invito a tutti coloro che desiderano avventurarsi in un nuovo paese a farlo con fiducia e determinazione.
Come sempre spero che questo articolo ti sia piaciuto e che ti abbia ispirato, ti mando un abbraccio e ti do appuntamento a mercoledì prossimo! Ciao uagliò!