IL VIAGGIO DI ALESSANDRO - “Dall’Etna alle coste australiane” 🇮🇹 🇦🇺

In questa intervista, esploreremo il viaggio di Alessandro, nato a Milano da genitori siciliani e trasferitosi a Catania nel 1998, dove ha sempre considerato casa. Alessandro ha accumulato una vasta esperienza lavorativa: ha ricoperto ruoli di magazziniere, agente immobiliare e aiuto idraulico, oltre a gestire per diversi anni una tabaccheria. Nel 2015, ha intrapreso un nuovo capitolo della sua vita che lo ha portato prima a Praga e poi, nel 2017, in Australia, stabilendosi nella città di Adelaide, dove attualmente risiede.

Cosa ti ha spinto a trasferirti prima a Praga e poi in Australia? Quali erano le tue aspettative?

Ero stanco della mentalità italiana e, dopo aver chiuso la mia tabaccheria, decisi di trasferirmi a Praga con l'idea di aprire una trattoria di specialità siciliane. Arrivato lì, mi resi conto delle difficoltà: non conoscevo nessuno, la lingua era un mistero e non avevo lavoro. Fortunatamente, trovai una casa grazie a un'agenzia immobiliare italiana. I soldi cominciavano a scarseggiare, così trovai lavoro come promoter di locali notturni, dove conobbi Alessandro. Dopo due anni, pensai di trasferirmi a Oslo, ma un amico mi suggerì di andare in Australia. Stanco del freddo ceco, decisi di provare con un working holiday visa, immaginando deserti e coccodrilli. Invece, ho trovato una città incredibilmente accogliente e con buone basi per costruire un futuro stabile

Quali sono state le principali difficoltà che hai incontrato nel trasferirti in Australia? Come le hai superate?
La difficoltà più grande è stata trovare un buon lavoro. Quando arrivi per la prima volta in un paese straniero, non conosci le regole e i diritti, finendo spesso per lavorare sotto pagato. Ho preso la forklift licence e la truck licence, che mi hanno permesso di cercare lavori più specifici. Tramite amicizie sul lavoro, sono riuscito a diventare Supervisor dimostrando il mio impegno e la mia voglia di migliorare.

Come è stato il passaggio dal lavorare in Italia a ricoprire il ruolo di Supervisor in una grande azienda internazionale in Australia?
In Australia, ho trovato un ambiente lavorativo molto umano. Ho imparato tanto sulla gestione di un team, vendite e gestione del tempo. La differenza principale rispetto all’Italia è la meritocrazia: qui sei pagato a ore e ogni minuto conta. Inoltre, c'è una maggiore cura per gli impiegati, con meno licenziamenti e maggiore disponibilità nel mercato del lavoro.

Come hai trovato l'ambiente sociale ad Adelaide rispetto a Milano e Praga? Hai trovato facile fare nuove amicizie?
In Australia, è stato abbastanza facile fare amicizie, soprattutto con altri immigrati. A Praga, a parte le amicizie lavorative, ho trovato più difficile instaurare nuovi rapporti. Penso che condividere l'esperienza di essere lontani da casa renda più facile creare legami.

Mantieni ancora contatti stretti con amici e familiari in Italia? Come gestisci una così grande distanza? Ho quasi perso tutti i contatti con l’Italia, salvo per chi mi contatta per informazioni su come trasferirsi in Australia. Sono più legato alle amicizie che ho creato a Praga, specialmente con altri italiani. La tecnologia, tramite app come Whatsapp, aiuta a mantenere i contatti.

Qual è la differenza più grande che divide l'Australia dall'Italia e qual è invece la cosa che più le avvicina?
La possibilità di trovare lavoro e studiare per migliorarsi, le leggi a tutela della persona, e le tasse trasparenti sono alcune delle differenze principali. La cosa che le avvicina di più è la mia famiglia. Ora che ci penso, sono davvero due mondi a parte.

C'è qualcosa della vita in Italia che ti manca particolarmente? Cosa invece apprezzi di più della tua vita ad Adelaide?
Mi mancano il cibo italiano e l’Etna. In Australia, apprezzo la stabilità che ho trovato: ho conosciuto mia moglie, abbiamo due bambini, Evie e Domenico, comprato casa e stiamo progettando il nostro futuro insieme. Mi piace la possibilità di cambiare e studiare per migliorare la mia situazione lavorativa.

Quali sono state le sfide più grandi che hai dovuto affrontare nel tuo percorso professionale e personale in Australia?
Le sfide più grandi sono state all'inizio, come ottenere il visto. All'inizio, avevo bisogno di soldi e facevo due o tre lavori per mantenermi.

Quali opportunità pensi che l'Australia ti abbia offerto che non avresti potuto avere in Italia?
L’Australia mi ha offerto la possibilità di cambiare più volte lavoro e investire su me stesso attraverso corsi professionali e universitari.

Quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine sia a livello professionale che personale? Ti vedi rimanere in Australia per il resto della tua vita?
Sì, penso di rimanere in Australia. Qui ho conosciuto mia moglie e i nostri figli sono nati qui. A livello professionale, spero di continuare a studiare in finanza e iniziare una nuova avventura in questo settore. A livello personale, sono molto felice grazie alla mia famiglia.

C'è qualche consiglio che daresti a chi sta pensando di trasferirsi all'estero per lavoro o per motivi personali?
Il consiglio principale è di studiare o specializzarsi in qualcosa. Non ascoltare chi ti sta attorno e segui il tuo istinto. Quando sono partito, tutti dicevano che sarei tornato in sei mesi. Quasi dieci anni dopo, sono ancora qui. Non sei un albero: se qualcosa non ti piace, semplicemente spostati.

Cosa ti piacerebbe dire a te stesso che nel 2015 si sta per mettere su un volo con un biglietto di solo andata?
Mi piacerebbe chiedere a me stesso: "Perché hai aspettato così tanto?" e dirgli anche "Studia! Vai tranquillo, non guardare indietro e sii sempre fiero delle scelte che hai fatto”.

CONCLUSIONE
La storia di Ale è un potente esempio di coraggio, adattabilità e determinazione. Da Praga fino ad Adelaide, ha superato enormi sfide, dalle difficoltà linguistiche e lavorative fino alla creazione di una nuova vita lontano da casa. Oggi, Ale ha una famiglia, una carriera solida e una visione chiara per il futuro, dimostrando che il cambiamento, se affrontato con coraggio e perseveranza, può portare a una vita migliore. La sua esperienza ci ricorda che non siamo alberi: se qualcosa non ci piace, possiamo sempre spostarci e cercare nuove opportunità. 

Come tutte le settimane ti do appuntamento a mercoledì prossimo, questa volta con la storia di Maria, una ragazza italiana che per realizzare tutte le sue ambizioni e raggiungere la sua indipendenza ha deciso anni fa di trasferirsi a Praga. Cià uagliò!

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