IL VIAGGIO DI ANGELO - "Il ritorno alle radici siciliane dopo le esperienze in mezza Europa" 🇩🇪 🇪🇸 🇳🇱 🇮🇹
Angelo, un ragazzo di Catania, decide di trasferirsi all'estero a 18 anni. Inizia dalla Germania, per poi passare a Barcellona e infine ad Amsterdam, cambiando paese ma continuando a coltivare la sua passione per la cucina. Dopo aver accumulato molta esperienza come cuoco all'estero, decide infine di tornare nella sua terra, la Sicilia.
Cosa ti ha spinto a trasferirti all'estero?
Volevo spezzare la monotonia. Desideravo incontrare nuove persone, mettermi alla prova, aprire la mente e scoprire altre culture.
Inizialmente stavi vivendo in Germania, perché hai poi deciso di trasferirti a Barcellona?
Decisi di trasferirmi in Germania perché avevo un amico che viveva lì, e vi rimasi per un anno. Tuttavia, dopo un anno, sentii il bisogno di cambiare città a causa del clima, che trovavo difficile da sopportare, sono pur sempre siciliano. Scelsi quindi Barcellona, attratto non solo dal clima favorevole, ma anche dal cibo delizioso e dall'accoglienza calorosa che mi ricordavano la mia terra.
Perché successivamente hai scelto Amsterdam?
Amsterdam non era nei miei piani, poiché sapevo che i Paesi nordici non facevano per me a causa del clima. Dopo aver lasciato Barcellona, sono rimasto qualche mese in Sicilia, finché un amico mi ha chiamato offrendomi di lavorare durante la stagione invernale in un ristorante asian fusion in Olanda. Amsterdam si è rivelata un'opportunità preziosa per mettermi alla prova e migliorare come persona.
Come hai vissuto da siciliano le Barcellona e Amsterdam?
Barcellona è una città dove sarei potuto restare per il resto della mia vita. Da siciliano, mi sentivo a casa: le persone lì sono calorose e accoglienti. Per me, queste sono caratteristiche essenziali. Ad Amsterdam, invece, il lato umano è deprimente. Gli olandesi sono schivi, e ho potuto creare legami solo con altri italiani.
Quindi è stato più difficile integrarsi in Olanda piuttosto che in Spagna
Ovviamente, dopo un anno di vita ad Amsterdam, sono tornato in Sicilia senza aver creato un'amicizia con un olandese. A Barcellona, invece, ho legato con molti spagnoli anche dopo solo pochi giorni dal mio trasferimento.
Qual'è stata la lezione più grande che hai imparato vivendo all'estero?
Ringrazio ogni esperienza fatta in tutti questi Paesi e la lezione più grande che ho imparato è che non bisogna avere pregiudizi. La persona che a primo impatto può sembrarti la più schiva o poco disponibile si rivela spesso quella che ti aiuta di più nel momento del bisogno.
Quale la cosa che ti è mancata maggiormente della Sicilia all'estero?
La mia famiglia. Senza ombra di dubbio.
Invece qual'è la cosa che ti manca maggiormente dell'Olanda e della Spagna ora che sei ritornato in Sicilia?
La libertà di fare ciò che vuoi senza essere giudicato o osservato è impagabile. In Sicilia, si è sempre notati: le persone osservano tutto di tutti. Vogliono sapere dove stai andando, con chi sei, cosa stai facendo, e così via.
Che consiglio daresti ad Angelo che sta per salire su quel volo solo andata per la germania?
Non avere pregiudizi, né verso un luogo né verso una persona. Altrimenti ti annulli e chiudi molte porte. Sii aperto e pronto a incontrare nuove persone, a scoprire nuovi posti e a vivere nuove esperienze.
CONCLUSIONI
Angelo, attraverso le sue esperienze internazionali, ha scoperto che la chiave per crescere è mantenere una mente aperta e senza pregiudizi. Nonostante le sfide e le differenze culturali incontrate, ogni tappa del suo viaggio ha arricchito il suo percorso personale e professionale. Tornato in Sicilia, porta con sé un bagaglio di esperienze e una visione del mondo più ampia.
Spero come sempre che questo articolo ti sia piaciuto e ti aspetto mercoledì prossimo per raccontarti la storia di Salvatore, un ragazzo italiano che vive a Praga da 10 anni. A presto uagliò!