IL VIAGGIO DI VINCENZO - Dalla provincia di Napoli alla metropoli di Barcellona 🇮🇹 🇪🇸

Vincenzo, nato e cresciuto a Frattaminore, in provincia di Napoli, ha sognato di vivere a Barcellona dopo una breve visita di qualche giorno. Un sogno che ha coltivato per sette anni e che alla fine è riuscito a realizzare. Spero che questo articolo sia di tuo gradimento e ti auguro una buona lettura!

Cosa ti ha spinto a lasciare Frattaminore e trasferirti all’estero?
A 21 anni ho visitato Barcellona come turista e ho iniziato una relazione a distanza con una ragazza spagnola, nutrendo il profondo desiderio di viverci per un periodo. Tuttavia, sono stato costretto a tornare a Napoli, dove ho trascorso 7 anni lavorando come magazziniere a Nola.
Nel 2019, all'età di 28 anni, ho finalmente realizzato il mio sogno di trasferirmi a Barcellona, una città che avevo sognato per sette lunghi anni. Nonostante l'epidemia di Covid-19, ho lottato strenuamente per rimanere lì e non tornare in Italia.

Perché Barcellona?
Barcellona mi ha dato un senso di libertà. Mi ha mostrato che esiste un mondo oltre Napoli. È stato quasi amore a prima vista. La città mi ricorda Napoli, ma con uno stile di vita diverso.

Com’è la vita a Barcellona?
La vita a Barcellona è bellissima per la sua multiculturalità. Camminando per strada fa sempre piacere ascoltare lingue provenienti da ogni parte del mondo. Quando mi sono trasferito però la città non era così turistica come lo è oggi. Ora c'è una forte gentrificazione, e l'interesse è più rivolto ai turisti che ai residenti locali. Inoltre, il lavoro da remoto per aziende estere ha creato una disparità economica tra lo stipendio medio di uno spagnolo e quello di chi viene da un altro paese. Questa disparità è evidente nell'impossibilità di trovare un appartamento in affitto, poiché la maggior parte delle abitazioni disponibili sono temporanee e hanno prezzi altissimi.

Quali sono le cose che ti legano a Barcellona?
Il clima, anche se può sembrare banale. L'inverno è mite e l'estate è calda, ma mi va bene così. Il mare crea un legame profondo con la mia terra. Il melting pot culturale è un altro aspetto che mi arricchisce molto.

Com’è relazionarsi con i catalani?
I catalani sono diversi. Hanno un senso della famiglia differente da quello a cui siamo abituati. Non ho mai percepito in loro un forte legame familiare. Sono chiusi e riservati nel far entrare qualcuno nella loro cerchia. Sono educati, ma integrarsi è difficile e richiede tempo. Sono un po' come gli italiani del nord: schematizzano e non improvvisano come noi napoletani, risultando spesso distaccati.

Frequenti altri italiani, expats o spagnoli?
Essendo introverso sono abbastanza selettivo con le mie amicizie. Di conseguenza non ho una grande cerchia di amici. La maggior parte sono catalani e sudamericani che come me condividono uno stile di vita più tranquillo.

Cosa ti manca dell’Italia?
Mi manca la mia famiglia. Gli anni passano non solo per me, ma anche per i miei genitori. Quell’adrenalina che si prova quando si intraprende questo percorso si attenua col tempo, lasciando spazio alla nostalgia per gli affetti. Napoli è vicina, a due ore di volo.

Cosa può l’Italia imparare dalla Spagna?
Anche qui ci sono molti sotterfugi, ma almeno si rispettano le regole nella vita quotidiana. La burocrazia e il sistema sanitario funzionano meglio.

Il tuo futuro lo vedi in Italia o in Spagna?
Non mi vedo in Italia. Sto mettendo radici qui in Spagna, anche se potrebbe non essere a Barcellona se la gentrificazione peggiora. Questa città mi ha dato molto e le devo tanto.

Cosa vorresti dire a te stesso di 10/15 anni fa?
CREDI IN TE STESSO. Hai molte potenzialità. Dai valore a ciò che fai e a ciò che hai raggiunto nella tua vita.

CONCLUSIONE
Il viaggio di Vincenzo da Frattaminore a Barcellona è stato motivato dalla ricerca di libertà e opportunità. Ha trovato nella città catalana un rifugio di clima mite, mare e un ambiente multiculturale che ha arricchito la sua vita. Radicato in Spagna, guarda al futuro con gratitudine e determinazione.

Come sempre spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti do appuntamento a mercoledì prossimo con la storia di Angelo, che dopo anni all’estero ha deciso di ritornare nella sua amata Sicilia! Cià uagliò!

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