IL VIAGGIO DI ANNA - Riscoprire se stessi, in Australia 🇮🇹 ✈️ 🇦🇺
Anna è una giovane italiana che, nell’agosto del 2019, ha deciso di lasciare l’Italia per esplorare nuove possibilità in Australia. Sentendosi limitata dalla sua routine, desiderava avventura e crescita personale. Dal lavoro in banca che svolgeva in Italia, ha prenotato un volo di sola andata verso la terra dei canguri, dando inizio a un percorso ricco di sfide. Anna ha imparato ad adattarsi a un Paese straniero, affrontando con determinazione anche il periodo di isolamento imposto dal COVID. Il suo viaggio è stato più che un semplice spostamento geografico: è stato un’avventura interiore, tra scoperte, difficoltà e nuove prospettive che l’hanno trasformata profondamente.
Com'è nata la decisione di lasciare l’Italia e perché hai scelto l’Australia?
Nel 2018 sentivo che la mia vita in Italia mi stava stretta e sentivo il bisogno di evadere. L’idea di trasferirmi all’estero era un modo per uscire dagli schemi e rompere la routine. Ho passato mesi a fare ricerche online su posti che offrissero una qualità di vita migliore, inizialmente avevo pensato ai Paesi Bassi, in particolare Amsterdam. Poi una nostra amica si è trasferita a Sidney, e quando l’ho chiamata per parlarne, mi ha trasmesso un’energia positiva riguardo l’Australia. Così, il e mio compagno, guardandoci negli occhi durante lo scoccare della mezzanotte di capodanno, abbiamo deciso di partire e dopo otto mesi eravamo pronti a cambiare vita.
L’Australia durante il COVID: come hai affrontato quella situazione?
Non mi aspettavo l’impatto del COVID, è stato come trovarsi senza terra sotto i piedi. Mi trovavo lontana dalla mia famiglia e avevo lasciato un posto di lavoro sicuro in banca in Italia. Ci siamo resi conto che l’unica possibilità era restare. Il COVID ha isolato il Paese dal resto del mondo e ci siamo trovati in una “bolla”, lavorando in una fattoria. Restare in Australia, nonostante le difficoltà, è stato per noi una scelta che poi si è rivelata giusta.
Quali tipi di lavoro hai svolto in Australia?
Sin dal mio arrivo mi sono messa subito all’opera, volevo cavarmela da sola e rendermi indipendente. Ho iniziato con lavori nella ristorazione, lavorando come aiuto chef in un ristorante italiano per quattro mesi. Poi sono passata a lavorare in fattoria, raccogliendo uva e fiori, e durante il COVID, ho raccolto banane. Successivamente mi sono trasferita a Melbourne, dove ho lavorato come assistente per un agente d’immigrazione e, poi nuovamente, nella ristorazione.
Quali difficoltà hai incontrato nel processo di integrazione in Australia, sia culturalmente che burocraticamente?
In Australia, il ricambio di persone è continuo. Spesso ho visto partire amici, anche molto più giovani di me, ed è stato difficile accettare la transitorietà delle relazioni. In Italia le amicizie tendono a durare anni, mentre in Australia sono più intense, ma spesso brevi. Dal punto di vista culturale, gli australiani mi sembravano inizialmente più riservati e il fatto che io non frequentassi i bar rendeva più difficile interagire con loro. Solo negli ultimi anni, insegnando italiano agli australiani, sono riuscita a creare legami più profondi.
In che modo l’esperienza australiana ha cambiato la tua visione del mondo e di te stessa?
L’esperienza in Australia ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Ho imparato a superare i condizionamenti familiari, a fidarmi degli estranei e ad aprirmi a nuove prospettive. All’inizio tendevo a fare confronti tra italiani e australiani, ma questo approccio mi allontanava dal Paese in cui vivevo. Col tempo, la nostalgia di casa è diminuita e mi sono aperta maggiormente, riuscendo a superare i miei limiti e abbandonando gli stereotipi.
Quale consiglio daresti a chi sta pensando di trasferirsi in Australia o altrove?
Consiglierei di non scoraggiarsi alle prime difficoltà. L’Australia è cambiata e ora la competizione è più forte rispetto a cinque anni fa. È importante non arrendersi al primo rifiuto o ai primi mesi in cui magari non si trova lavoro. Coltivare connessioni, fidarsi di se stessi e mantenere viva la motivazione che li ha spinti a trasferirsi è fondamentale.
Pensi di tornare in Australia o di stabilirti altrove?
Non mi vedo vivere stabilmente in Australia. Penso di restare in Italia, con la possibilità di viaggiare in Europa e magari tornare nei luoghi in Australia che mi hanno permesso di scoprire parti di me stessa.
Cosa vorresti dire a te stessa mentre stavi per salire su quel volo con un biglietto di sola andata?
“Anna, stai tranquilla: riscoprirai te stessa e troverai una direzione verso lati di te che neanche immagini.”
Oggi Anna vive in Italia, ma ogni giorno porta con sé i ricordi e le lezioni di vita apprese in Australia. Il suo sogno è di viaggiare per il mondo, tornando nei luoghi dove ha lasciato una parte di sé e riscoprendo quel senso di appartenenza che l’ha accompagnata durante le sue avventure. Anna è la prova di come il coraggio di partire possa rivelare risorse interiori sconosciute e aprire nuove opportunità.
Come sempre, spero che queste storie possano ispirarti a fare il grande passo o farti sentire parte di una comunità vastissima: quella degli italiani sparsi per il mondo. Ti do appuntamento a mercoledì prossimo, con la storia di Talita, una ragazza italiana che celebra quest'anno dieci anni di vita a Londra. Cià uagliò!