IL VIAGGIO DI LUCREZIA - Una storia internazionale di successo, visione e costanza 🇮🇹 ✈️ 🇨🇿
Trasferirsi all'estero è una decisione che richiede coraggio, determinazione e una buona dose di adattabilità. Per molti, questa scelta rappresenta l'opportunità di iniziare una nuova vita, esplorare diverse culture e crescere sia a livello personale che professionale. La storia di Lucrezia è un esempio perfetto di come un'esperienza di studio all'estero possa trasformarsi in una carriera internazionale di successo. Dopo un Erasmus a Praga nel 2016, Lucrezia ha deciso di fare il grande passo e trasferirsi definitivamente in questa città che, in pochi anni, le ha offerto numerose opportunità e soddisfazioni, sia lavorative che personali. Dal suo primo lavoro in Honeywell alla posizione attuale come HR Manager in Amazon, il suo percorso dimostra come la determinazione e la capacità di adattarsi a nuove sfide possano portare a traguardi importanti.
Come è nato l’interesse per Praga?
Il mio interesse per Praga è nato durante un’esperienza Erasmus che ho fatto nel 2016. In quell'anno, ho avuto l'opportunità di immergermi nella città e nel suo ambiente culturale, scoprendone il fascino. Quando sono tornata in Italia e ho iniziato a cercare un tirocinio, ho avuto diverse opzioni tra cui scegliere: Malta, Budapest presso la Camera di Commercio, e Praga presso l'Istituto Italiano di Cultura all'estero. Ho scelto Praga, e quei tre mesi di tirocinio si sono rivelati un'opportunità unica.
Quel periodo mi ha insegnato moltissimo, sia sul piano professionale che personale. Lavorare in un contesto diplomatico e culturale mi ha permesso di sviluppare competenze organizzative e comunicative, oltre a offrirmi una prospettiva più ampia sulla promozione della cultura italiana all'estero.
Raccontaci il tuo primo lavoro
Il mio primo lavoro mi ha portata a Praga nel 2017, dove ho iniziato a lavorare per Honeywell presso il Business Park, un hub che ospita molte delle più grandi multinazionali. Il mio ruolo era di tipo amministrativo, e inizialmente non sapevo bene cosa aspettarmi. Tuttavia, la mia esperienza è stata molto positiva: ho ricevuto una promozione in media ogni dieci mesi, il che mi ha dato una grande spinta a restare e a crescere professionalmente, nonostante la nostalgia di casa.
Passare da una piccola realtà come Bastia a una grande realtà europea come Praga è stato un cambiamento significativo che ha aperto molte porte e opportunità. Oggi lavoro in Amazon, e lungo il mio percorso a Praga, ho anche incontrato il mio fidanzato, che tra pochi mesi diventerà mio marito. Questa città non solo ha segnato una svolta nella mia carriera, ma anche nella mia vita personale.
Come descriveresti i tuoi primi mesi a Praga? Quali sono stati gli aspetti più difficili dell'adattamento a una nuova città e cultura?
I primi mesi a Praga sono stati piuttosto impegnativi. Adattarsi a una nuova città e cultura è stato difficile, soprattutto per le differenze culturali. Ho trovato i cechi inizialmente freddi e distanti, e persino alcuni cechi si autoconsideravano scontrosi. Venendo dall'Italia, dove siamo abituati a essere estroversi, gesticolare, parlare a voce alta e fare conversazione anche con sconosciuti, mi è mancato molto quel calore e quella spontaneità. A Praga, invece, si avverte una certa riservatezza e una mancanza di chiacchiere informali.
Hai avuto difficoltà a fare nuove amicizie o a costruire una rete sociale a Praga? Se sì, come hai superato queste sfide?
Fare nuove amicizie a Praga non è stato semplice, soprattutto quando si trattava di costruire legami con i cechi. Da italiana, sono abituata a un modo di socializzare molto diverso, più spontaneo e aperto. Con i colleghi, è stato relativamente facile instaurare buoni rapporti, soprattutto grazie alle occasioni di socializzare anche dopo il lavoro. Uscire insieme e condividere momenti informali ha contribuito a creare un legame.
Tuttavia, ho notato che i cechi tendono a mantenere le relazioni sul posto di lavoro, ma al di fuori di quell’ambiente è più difficile instaurare un'amicizia. Spesso non cercano attivamente legami di amicizia con persone non ceche, il che può rendere difficile costruire una rete sociale più ampia.
D'altro canto, è stato molto più facile fare amicizia con altri expat. Ci si trova nella stessa situazione di "estranei" in una città nuova, il che crea un terreno comune su cui costruire relazioni. Condividiamo esperienze simili di adattamento e integrazione, e questo facilita la nascita di amicizie durature.
Come hai gestito la distanza dai tuoi affetti e dalle tue radici italiane? Ci sono stati momenti in cui hai pensato di tornare?
Le telefonate e le videochiamate sono state fondamentali per sentirmi vicina alla mia famiglia e ai miei amici, nonostante la distanza fisica. Questi momenti di contatto regolare mi hanno aiutato a superare la nostalgia e a sentire meno la mancanza della quotidianità italiana.
Prima della pandemia, tornavo in Italia due o tre volte all'anno, cercando di mantenere un legame forte con la mia terra d'origine. Tuttavia, durante la pandemia, in una circostanza fortunata, mi sono trovata a partire per una vacanza in Italia e sono rimasta bloccata lì per cinque mesi. Questo periodo è stato un’occasione inaspettata per riconnettermi più a fondo con le mie radici e ricaricarmi affettivamente.
Vedere mia sorella crescere da lontano è stato uno degli aspetti più difficili dell'essere lontana. Quando sono partita, aveva solo sei anni, e non poter essere lì per vederla crescere giorno dopo giorno mi ha fatto sentire un grande vuoto. Lo stesso vale per i miei nonni: non poter passare più tempo con loro è stato davvero duro, specialmente durante le festività, quando la loro assenza si sentiva di più. Queste sono state le sfide più difficili, ma ho cercato di compensare ogni volta che tornavo in Italia, dedicando tutto il tempo possibile alla mia famiglia. Tuttavia, so che ci sono momenti che non possono essere recuperati, ed è una delle rinunce che comporta vivere all'estero.
Ci descrivi il tuo lavoro da HR Manager in Amazon?
Oggi gestisco un team di 50 persone distribuite in diversi Paesi, tra cui India, Romania, Costa Rica e Spagna. Questo incarico richiede una visione globale e una forte capacità di coordinazione tra culture e sistemi di lavoro diversi. Sono responsabile della sezione HR Transfer, il che significa che mi occupo degli aspetti contrattuali per i dipendenti Amazon che si trasferiscono in altre sedi europee. Il mio lavoro è strettamente collegato al dipartimento LEGAL, con cui collaboro per garantire che ogni trasferimento avvenga in conformità con le normative locali.
Una delle cose che noto spesso, parlando con colleghi italiani e stranieri, è la proattività degli italiani, una qualità che considero un merito e che mi ha aiutato a crescere nel mio ruolo. Rispetto ai miei primi lavori, questo ruolo è molto più complesso e strategico, e mi ha permesso di sviluppare competenze manageriali e di leadership a livello internazionale.
Puoi raccontarci qualche aneddoto o esperienza memorabile che hai vissuto durante i tuoi anni a Praga?
Uno dei periodi più memorabili è stato quello trascorso lavorando in Honeywell. È stato un periodo di grande crescita personale e professionale. Ho ricevuto una promozione ogni dieci mesi, accumulando riconoscimenti e premi, tra cui quello per il "miglior progetto Kaizen in Europa per il miglioramento dei processi in Risorse Umane". Questi successi sono stati il risultato della mia determinazione e della mia attitudine, che hanno fatto davvero la differenza sin dal colloquio iniziale. Iniziare da zero e riuscire a raggiungere questi traguardi mi ha reso felicissima. La mia tenacia mi ha portato persino a essere mandata a Manila, nelle Filippine, per formare il personale nel nuovo hub della mia azienda. Quella è stata un'esperienza unica, che mi ha permesso di vedere concretamente i frutti del mio lavoro.
Quali consigli daresti a chi sta pensando di trasferirsi all'estero per lavoro?
Scegli con cura la destinazione, tenendo conto dei tuoi studi e delle tue aspirazioni professionali. Se il tuo settore è quello delle risorse umane, Praga è una città che offre molte opportunità e vale la pena considerarla. Fai un'analisi approfondita dei pro e dei contro, ma soprattutto, non aver paura di buttarti. Le migliori crescite personali e professionali avvengono quando si esce dalla propria zona di comfort. Non lasciarti scoraggiare dalle difficoltà: sono parte del percorso e contribuiscono a renderti più forte e resiliente.
Cosa vorresti dire a te stessa mentre ti preparavi a salire su quel volo con un biglietto di sola andata?
Non avere paura. Anche se all'inizio potrebbe sembrare tutto complicato e incerto, abbi fiducia in te stessa. Stringi i denti e vai avanti, perché nel futuro vedrai i frutti del tuo impegno e raggiungerai tutti i tuoi obiettivi. Anche se senti un mix di paura e incertezza, continua a seguire la tua determinazione e ricorda che ogni sfida che affronterai ti porterà più vicino ai tuoi sogni.
CONCLUSIONE
La storia di Lucrezia è un incoraggiamento per chiunque stia pensando di trasferirsi all'estero. La sua esperienza dimostra che, sebbene l'inizio possa essere difficile, con determinazione e apertura mentale, è possibile trasformare le difficoltà in opportunità. Il suo viaggio, iniziato con un Erasmus e culminato in una carriera di successo e una vita personale appagante, è la prova che, anche di fronte all'incertezza, vale la pena seguire i propri sogni e affrontare le sfide che il cambiamento porta con sé. Praga, con il suo fascino e le sue opportunità, è diventata non solo una casa lontano da casa, ma anche il luogo dove Lucrezia ha potuto realizzare i suoi obiettivi, mostrando che, con il giusto spirito, tutto è possibile.
Come sempre spero che questo articolo ti abbia portato ulteriore curiosità e interesse verso una possibile vita all’estero, se anche tu vuoi raccontare la tua storia di immigrazione scrivici sui social o tramite email.
Nel mentre ti do appuntamento a mercoledì prossimo, cià uagliò!